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tulipani origami

Origami Tulipani

Ciao Happies!
Ieri, per la giornata internazionale dei diritti delle donne (e non la festa delle donne, o dei cioccolatini o delle mimose come tanti continuano purtroppo a pensare) c’era un cielo spettacolare, onde che rincorrevano il sole caldo e un vero profumo di primavera [LOVE]
Oggi siamo ripartiti per un mese di novembre impietoso e impetuoso – bonjour tristesse (non so te, ma io sono meteorosensibile, ovvero il mio umore è influenzato dal tempo meteorologico – e sì ho controllato come si scrive per evitare spiacevoli equivoci)

Come fare allora per tenersi su? Una tisana, del cioccolato e un vecchio libro…! No, non da leggere eh! Da piegare e dargli una nuova vita!
Qui ti spiego come realizzare origami tulipani, i fiori della primavera!
Vai di video e poi trovi qui sotto la spiegazione passo a passo 🙂

Video realizzato su Inshot – music: Sascha Ende “Tuesday”

base triangolo

Si parte come avrai visto da una base triangolo (clicca per ripassare le basi!)

riporta le 4 ‘punte’ verso l’alto del triangolo, aka : piega le ipotenuse. Pitagora ce spiccia casa

step 3

come vedi meglio sul video, è necessario girare i quattro triangoli appena realizzati in modo da ottenere sia fronte che retro un oggetto uniforme (non si vedono, cioè, le ‘punte’ che hai ripiegato nello step precedente)

piega primo petalo

ora si piega il primo dei triangoli verso il centro del rombo, anzi, come vedi sul video e nello schema qui, la piega (linea rossa) deve andare un pò oltre il centro (tratteggiato). Questo ci permetterà – tra qualche step – di bloccare l’oggetto finito.
Ripeti l’operazione per tutti i triangoli!

piega la base

Bene. Il nostro fiore ha bisogno di una base, è il momento di segnare una piega lì dove indica il dito e, se dovessero esserci dei dubbi, la linea rossa. no, davvero, se hai dei dubbi, riguarda il video ^^

incastro tulipano

Per bloccare l’origami, sfruttiamo la sovrapposizione dei triangoli che abbiamo creato e, con calma, infiliamo una delle due punte all’interno della piega opposta. Più facile a farsi che a dirsi, promesso! Puoi ripetere l’operazione anche sull’altro lato.

tulipano bottomup

Gira l’oggetto delicatamente, assicurandoti che l’azione dello step precedente sia andato a buon fine (frecce rosse) e allarga un pò il fiore. Vedrai sul fondo che c’è un foro. Soffiaci dentro tenendo il tulipano come nella foto e si gonfierà dando la forma finale.

petali tulipano

Dalla forma piramidale ottenuta, puoi abbassare delicatamente i petali del fiore a tuo piacimento.

tulipano-final

ecco il tuo primo tulipano!

tulipano
Non senti già aria di primavera?

Anello LOVE

TEMPO: ♦♦◊◊◊
DIFFICOLTA’: ♦◊◊◊◊

Come all’inizio di ogni febbraio, mi sono resa conto che sta arrivando una delle feste più commerciali mai inventate: San Valentino.

Lo sapevi che, all’epoca in cui il capitalismo non era ancora nato, San Valentino era festa dell’amore in generale, che include l’amicizia e l’amore familiare? Ed é vissuto e sentito ancora così negli USA (la mia coinquilina americana ci augurava sempre buon San Valentino, noi che eravamo 3 ragazze in casa!).

Insomma per dirti che questo tutorial può darti spunti non solo per celebrare questa festa con il tuo +1, ma anche per avere un pensiero speciale per le persone a te care. Ho prodotto tanti di questi anelli per le donne della mia vita e devo dire che riscuotono davvero molto successo.

Veniamo al dunque?

Materiale: pelle morbida o ecopelle, entrambi i materiali devono essere abbastanza spessi ma morbidi.
Come procurarseli? Il calzolaio potrebbe avere dei ritagli di pelle, se sei più un cyber buyer puoi trovare diverse opzioni su Amazon! Ho acquistato i miei in un negozietto milanese nei pressi della bellissima chiesa di San Cristoforo, durante una passeggiata.

materiale_anello

Per un anello, ti servirà un rettangolo di 10cm x 3cm.

Scarica il pattern qui sotto (clic destro/salva immagine) e stampalo in taglia reale oppure, se ti senti audace, riportalo direttamente su carta.

Prima di disegnare ricalcando la forma sul retro del tuo rettangolo, verifica che la taglia dell’anello è giusta per il tuo dito, puoi fare facilmente una prova con il modello in carta.
Il modello risulta troppo largo o troppo stretto? Nessun problema! Prendi la misura giusta con un nastro e taglia la freccia dal template e riposizionala al punto giusto, oppure aggiungila ad un pezzo di carta che corrisponda alla misura ‘mancante’ per essere perfetta per te.

guida-cartoncino

Dapprima, trasponi il modello su cartoncino (ti consiglio uno spessore tipo biglietto da visita). Questa sarà la tua guida per realizzare i tuoi anelli, conservalo preziosamente!

Da questo, ricalca la forma sul retro della pelle. Una volta disegnato, ritagliala con un paio di forbici (ti sconsiglio il cutter classico, tira e strappa la pelle, non trovo il risultato soddisfacente).

Sempre con le forbici, taglia i due occhielli in mezzo alla forma, piegando in due il cuore sarà più semplice!

anello-piatto

Ora non ti resta che infilare la freccia negli occhielli e impacchettare la tua creazione per la persona cara… oppure per te!

#sharingiscaring Grazie di condividere questo articolo! Se ti è piaciuto questo tutorial e hai realizzato anelli per te o per le persone a te care, posta una foto della tua realizzazione sui social taggando @happygiugi #anellolove #bijoux #justhappy #handcraftedbyme #madewithlove

Attenzione. Effetti desiderati: crea dipendenza.

bucatozerowaste

ZeroWaste: Detersivo & Ammorbidente

TEMPO: ♦♦◊◊◊
DIFFICOLTA’: ♦◊◊◊◊

Oggi appuntamento con quella misteriosa stanza della casa in cui il tempo si ferma (per poi accelerare vertiginosamente una volta uscitone). Quel luogo davvero privato, l’unico forse che lo è sempre stato e che lo sarà per sempre (nota: non ho né gatti né figli al momento in cui sto scrivendo questo articolo). Quel rifugio sicuro dove provare le facce da selfie e le repliche di Taxi driver non è un reato perseguibile dalla legge. Sì, ho capito che hai afferrato che si tratta del bagno.

Amo considerare il santuario del catalogo Ikea come uno sperimentale work in progress e ammetto che è un po’ che giro intorno a questo articolo. Avrei voluto che includesse la qualunque sul tema, ma non lo farà – pubblicherò poco alla volta le migliori ricette 🙂
In compenso so che sarà utile a chi ancora si chiede se lo zero waste è possibile senza rinunce o sacrifici considerevoli (tipo dover leccare un panetto di sale mentre si cosparge con una puzzolente polvere da dover lavare via con acqua ghiacciata).

Se bazzichi questo blog hai sicuramente visto il tutorial sul deodorante naturale (altrimenti eccolo qui!). Preparati perché è in arrivo una serie di articoli su come realizzare facilmente i prodotti più gettonati della tua sala da bagno.
Non molto glamour? Pensaci: intanto perché DIY è uno stile di vita, poi perché riduci sprechi e inquinamento inutile (le tartarughe delle Galapagos ti manderanno una cartolina per ringraziarti) e, ciliegina sulla torta, per ridurre il budget più alto, proporzionalmente, della casa (sono i metri quadrati con la spesa più alta della casa!)

Bando agli sprechi e cominciamo con il detersivo, l’Attila dei panni sporchi.

ingredienti_detersivo_zerowaste

Per un bidone da 2 litri di detersivo occorreranno:

– 125 grammi di bicarbonato (quello che hai in cucina!)

– 125 grammi di vero sapone di Marsiglia (che si trova già in scaglie nei negozi di bricolage o supermercati bio, oppure si può grattugiare a partire da un pezzo di vero sapone – scrivo vero perché ci vendono di solito con questo nome una vasta quantità di prodotti. Il vero sapone di Marsiglia, sull’etichetta, avrà una lista di componenti pari a 4: acqua, olio d’oliva, soda e sale. Il vero sapone di Marsiglia non profuma e, purtroppo, come le cose migliori e più semplici, è difficile da trovare)

– quasi due litri d’acqua (quella del rubinetto è perfetta)

– una cinquantina di gocce d’olio essenziale di lavanda

La realizzazione è semplice come un buongiorno. Mettere una parte d’acqua a scaldare con il sapone di marsiglia e il bicarbonato, mescolando regolarmente fino a lasciarli sciogliere. Fatto? Ottimo. Ora è sufficiente aggiungere l’olio essenziale e versare il tutto insieme al resto dell’acqua in un vecchio contenitore di detersivo e lasciare riposare qualche ora. Consiglio di agitare sempre prima di usarlo come il detersivo classico!

aggiunta_oliessenziali

ammorbidente alla lavanda

La realizzazione dell’ammorbidente è ancora più semplice!

Occorrente per un litro:
0.80l di acqua
0.20l di aceto bianco (aceto d’alcol, non di vino – per info guarda qui!) e
30 gocce di olio essenziale di lavanda.
Inserire gli ingredienti in ordine sparso nella bottiglia/contenitore e agitare prima dell’uso!

Alternativamente, si può realizzare uno spray con solo aceto e olio essenziale, andando ad aggiungere direttamente l’acqua in lavatrice (5 spruzzi+1misurino del tappo del detersivo d’acqua). Il vantaggio: occupa meno spazio in bagno e resta molto efficace.

Questo è un passo importante verso un bagno zero waste. Mi piacciono queste due ricette perché immediate e genuine, sia da pensare che da realizzare. Non ci sono trucchi né inganni dietro a questi due prodotti che ti accompagnano ben al di fuori della tua casa, perché ti tengono per la pelle attraverso i vestiti. Non solo: attraversano lo scarico della lavatrice, verso l’oceano, solo prodotti naturali. Per non parlare della cura dei capi! Io lavo tutto a 30°, facendo un po’ attenzione a separare i colori e capi delicati, ma niente di serio 😉 Oggi nel mio armadio invece di un persistente profumo chimico di detersivo al quale siamo stati abituati dal marketing olfattivo, c’è solo un fresco e leggero profumo di pulito.

-> Se sei ipersensibile agli oli essenziali, incinta o con bambini molto piccoli, puoi realizzare le ricette evitando gli oli essenziali.

#sharingiscaring
Posta una foto della tua realizzazione sui social, menzionando @happygiugi e con i tag: #zerowaste, #ilmiobagnozerowaste, #diydetersivoammorbidente, #diyit #justhappy

idrolato_1400x500

Idrolato

Idro…lato?
Tranquillo, Pitagora non c’entra.
Però questo termine ti dice qualcosa, vero? Forse ti è più familiare il termine acqua floreale.
Chi da piccino non è stato frizionato dalla nonna con l’acqua di rose alzi la mano!

Dici che sto vaneggiando? ok, ok… il piccolo George (celebre nonché saccente fratello di Peppa Pig) ci spiegherebbe:
si tratta di un’acqua derivata dalla distillazione di piante, tramite lo stesso processo dal quale si ottengono anche gli oli essenziali.
Ovvero: l’idrolato ha le proprietà dell’olio essenziale ma, essendo diluito, risulta molto più delicato. Il che vuol dire che si può utilizzare in prodotti nei quali è sconsigliato l’uso di oli essenziali, destinati alla pelle del viso o ai bambini per esempio! Più chiaro ora? Se vuoi rivedere le differenze tra oli essenziali e idrolato, ne parlo più in dettaglio proprio qui

Ma si, ti ho già parlato di idrolato : è la super star dello spray dolcenotte, usato anche nello shampo o nei saponi solidi, può servire per realizzare un profumo o creme, o ancora in ricette di scrub o insieme a acqua e aceto bianco per sciaqui che rendono brillanti i capelli… ogni idrolato ha le proprietà corrispondenti al suo olio essenziale, in misura più blanda – lasciati ispirare!

Utilizzo molto l’idrolato, anche puro come acqua micellare struccante o tonica e questa ricetta è ispirata dal bellissimo blog della brava Aline di Bioté Naturelle (in francese, biotenaturelle.fr). In questo tutorial ti insegno come realizzare l’idrolato in casa con strumenti che sicuramente hai già nella tua cucina…

Pronti? ai fornelli!
Materiale: una pentola con un coperchio dal manico in metallo (possibilmente fatto a bottone), un cestello in metallo, una tazza e un recipiente resistente (una tazza capiente per esempio o un pyrex), le foglie/rametti della pianta della quale vuoi estrarre l’idrolato e un litro d’acqua fresca.
Lava bene tutti gli utensili prima di procedere!

Ho usato oggi 60gr di rametti di rosmarino.
excursus: ho scelto il rosmarino perchè purifica la pelle e stimola il cuoio capelluto. Si possono fare idrolati di praticamente ogni pianta: la lavanda lenisce e purifica e la salvia è ottima per la pelle con imperfezioni, il basilico anti-stress, la carota come tonico per le pelli terne e il limone astringente e purificante…

step1_idrolato-tazzina

Riponi la tazzina nella pentola vuota. Questa funge unicamente da alzata per separare le nostre erbe dall’acqua.

2_filtro-erbe

Versa 1 litro d’acqua nella pentola e poni il cestello sulla tazzina (dev’essere ben stabile!)

3_erbe-aromatiche_cestello

Disponi le piante nel cestello, lasciando libero il centro, dove metterai il recipiente. I rametti che vedi nella foto sono 60grammi di rosmarino del giardino, che ho sciacquato prima di utilizzare.

contenitore e coperchio

Ora in mezzo puoi disporre il contenitore. Io uso un pirex molto resistente, ma anche una tazzona da colazione può fare al caso nostro. L’importante è che sia pratico da afferrare una volta che l’idrolato vi sarà caduto!
Riponi il coperchio rivolto verso il basso (è importante che il manico sia disposto sopra al recipiente!). Fatto? ora accendi il fuoco sul minimo e aspetta che il preparato cominci a bollire…

Il vapore aromatico salirà sul coperchio addensandosi verso il manico e da lì cadrà nel contenitore! Mettendo il ghiaccio sopra al coperchio renderai più rapido il processo, che durerà circa 30 minuti.

In seguito basterà lasciare raffreddare l’idrolato raccolto e imbottigliarlo. Attenzione al calore, lascia al preparato il tempo di raffreddare.
Si conserva relativamente poco tempo, un paio di mesi al massimo in frigorifero lontano da fonti di luce (ancora meglio conservarlo in un recipiente in vetro scuro!)

#sharingiscaring Grazie di condividere questo articolo! Se ti è piaciuto questo tutorial e hai realizzato il tuo idrolato, posta una foto della tua realizzazione sui social taggando @happygiugi #idrolatofattoincasa #justhappy #handcraftedbyme #madewithlove

Cornice-bijoux

Porta bijoux

Natale è alle spalle. Tiriamo un sospiro di sollievo. Sei sopravvissuto al cappon magro e al vitello tonnato, per non parlare delle lasagne e della fiera del panettone. Il tour de force del parentado ti ha scalfito ma non ti ha spezzato. Gli incubi del cotechino con lenticchie che ti inseguono di notte sono appena passati. Questo è bene.
Hai ricevuto di nuovo l’oscar della migliore interpretazione con zia Pinuccia per il sorriso davanti all’ennesimo paio di calzettoni di lana con mutande rosse con fiocchi di neve (zia Pinuccia pensa sempre che tu faccia la terza media e da allora, non azzecca mai la taglia). Complimenti!
Diciamoci la verità, altri regali sono votati a restare in un cassetto a prendere la polvere, come quel portafoto in legno ancora con la foto d’esempio (sempre gente biondissima e fighissima con un sorriso a 42 denti, no?).

E se fosse giunto il momento di rendere utile quella cornice, magari per una festività in arrivo tra due giorni (ciao Befana, tanto so che a me porti sempre il carbone…)?
Crea il più bel porta orecchini mai visto!

Tempo: meno di 1h escluso tempo di asciugatura

Materiale:

  • una cornice foto in legno (quella che ho usato ha una dimensione totale di 18x13cm con spazio interno di 15×10),
  • filo (raccomando quello trasparente da pesca, ma va bene anche del filo colorato, purchè spesso e resistente!),
  • piccole viti con testa larga (per questo progetto le viti che ho scelto hanno una misura di 2×10)
  • un cacciavite (alternativa valida sono chiodini con testa larga e martello).
  • Pittura e perline di legno colorate, ma sono facoltative!
prez_materiale_cornice
i materiali indispensabili per il progetto

Pronto? Qui il tutorial!

Prepara la cornice. È il momento di scartavetrarla, dipingerla e decorarla a piacimento. Up to you! Io l’ho grattata e poi dipinta. Una volta asciutta l’ho nuovamente scartavetrata per dare un effetto invecchiato.

cartavetro_cornice

Predisponi le viti a distanza equivalente. Ne ho messi nei quattro angoli più tre sui lati corti e quattro sui lunghi per un totale di 19.
Avvitali a 45° e solo per metà, così:

avvita

Taglia un pezzo di filo. Per la mia cornice di 15x10cm, ho usato 3 metri di filo da pesca.
Fai un primo nodo tipo questo e stringilo bene alla prima vite (quella che vuoi, io sono partita da un angolo). A ogni passaggio dovrai fare un nodo e stringerlo bene per fissare il filo ed evitare che scappi.

nodo

Ora puoi cominciare a creare la tua rete. Ho usato un classico ago da cucito per aiutarmi, non è necessario ma te lo consiglio perché facilita i vari passaggi. Le perline di legno non sono indispensabili ma molto utili per tessere e creare dei punti d’appoggio per gli orecchini!

cornice quasi ultimata

Cerca di tendere il filo ma non ti preoccupare se non è perfetto come le corde di una chitarra. Una volta che avrai finito, infatti, devi stringere bene le viti. Questo ti aiuterà a tenderlo 😉

Beh che dire. Hai finito! Ora non ti resta che impacchettare e farlo trovare nella calza di chi di dovere!

finale_cornice

#sharingiscaring
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Love&DIY
Giugi

@anshu18 unsplash-beauty

Spray dolcenotte

TEMPO: ♦◊◊◊◊
DIFFICOLTA’: ♦◊◊◊◊

Sveglia. Snooze. Caffè. Metro. Driiiin! Dossier. Riunione. Call. Deadline. Metro. Insonnia. Repeat.

Se anche per te è già cominciata la stagione in cui oltre alle giornate si accorcia anche la tua zenitudine, se oltre alle foglie cadono anche i tuoi capelli e il crepuscolo precoce non è segno di buona notte in arrivo… hai iniziato il traumatico periodo di stress autunnale.
Welcome on board!

I dossier e le deadline fanno capolino nella fase di sonno leggero, posizionandosi scomodamente tra la trapunta e la federa? Ti impediscono di lasciarti andare nelle dolci braccia di Mr Morfeo? Se il budget massaggi rilassanti è già finito ancora prima di inizio mese, uno spray dolcenotte può conciliarti con il suddetto Morfeo .

hello Morpheus

– e questo a difetto di non poter fare lo sgambetto alla Miranda Presley e alle deadline improbabilmente irraggiungibili che ti ha appena appioppato (per assassini e viaggi nel tempo ci stiamo attrezzando).

Materiale

Acqua o idrolato (lavanda, fiori d’arancio o camomilla saranno i tuoi besties)
Vodka (non per berla annegando il tuo disagio autunnale nell’alcool. Gli oli essenziali sono idrofobi, utilizzando una piccolissima parte di vodka possiamo rendere il preparato omogeneo – senza rovinare la tua preziosa riserva)
Oli essenziali. Scegli i rilassanti, un piccolo excursus qui sotto
Un flacone spray (pulito e asciutto mi raccomando)

Come fare? Troppo facile

Le proporzioni che ti consiglio sono di 90% acqua o idrolato, 8-9% vodka e il restante oli essenziali! Per un flacone da 30ml, puoi mettere fino a 25-30 gocce.
Una volta messi gli ingredienti nel flacone, agita bene e poi spruzza su letto, testiera, un po’ in giro per la stanza una mezzoretta prima di coricarti.

gif_spraydolcenotte

Quali oli essenziali per assicurarti di non contare le pecore?

  • Lavanda. La mia preferita perché va bene per ogni cosa, hai notato? Essenza dalle mille proprietà, è anche rilassante. Lo sapevi che è l’unico olio essenziale che può entrare in contatto anche con i bimbi di meno di 5 anni (ma con più di 3 mesi)?
  • Arancio dolce. Contro ansia e stress, equilibrante e calmante
  • Salvia. Potente antistress e dal dolce profumo
  • Arancio amaro + YlangYlang. Segnalo questa Combo d’eccezione perché i due oli creano insieme un profumo e una sinergia incredibile. L’ylang-ylang è rilassante se inalato (e tonificante per uso cutaneo), mentre l’arancio amaro porta serenità e calma (consigliato in caso di insonnia)
  • Camomilla romana. È il caso di presentare la super star della buona notte, regina delle tisane?

Pschitt…Pschitt…Pszzz…

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dolce notte

Burro corpo al profumo di Provenza

Prepara la tua pelle con il burro corpo naturale al profumo di Provenza, in città o in vacanza, un vero rituale rilassante.

Ci siamo! Chi dice luglio dice estate e vacanze… se le stai ancora progettando, prepara la tua pelle con questo burro corpo naturale al profumo di Provenza!

Che tu le stia sognando come un miraggio o che sia già di ritorno, stai sicuramente già pensando alla prossima partenza e alle ferie. Non capita anche a te di stare lì con gli occhi persi a sognare il rumore del mare o il canto degli uccellini, il vento caldo tra i capelli, il profumo di lavanda… per poi essere violentemente scaraventato alla dura realtà cittadina e scoprire che partirai per le prossime vacanze nel giorno di San Mai?

Nous voici! Prochain départ en vacances prévu à la Saint Glinglin? Ne te démoralise pas, j’ai la recette pour toi! Prépare ta peau en la rendant douce et parfumée avec un beurre aux senteurs de Provence.

Per sopperire a questo piccolo dettaglio tecnico e al particolare pratico invece molto più serio in cui incorre la tua pelle, sia pre che post vacanza (se non cambi muta come un serpente, scommetto che ti avvicini al team coccodrillo!) ho una soluzione combo per te.

Vorresti che la tua pelle fosse morbida e vellutata per prepararla al sole, ai pantaloncini, e per mantenere l’abbronzatura tanto sudata più a lungo? Vorresti che profumasse di fiori e magari anche di lavanda, profumo che ti farà rimanere zen anche quando conti i giorni che mancano prima delle vacanze come un carcerato, oppure nei giorni in cui sei di fretta e la metro gialla carica di turisti si blocca tra due stazioni (si, esperienza personale!)?

Se la risposta è sì almeno a una di queste domande, (so che hai risposto sognante un gran SI a tutte!)

Ecco cosa ti occorre per un burro corpo (moltiplica a piacimento per più pezzi!):

  • 6 gr di cera d’api. Prova la soluzione vegan friendly con la cera di soja
  • (6 gr de cire d’abeille ou de soja)
  • 2 cucchiai da tavola di olio di mandorle
  • (2 cuillères à soupe d’huile d’amande douce)
  • 3 cucchiai da tavola di olio di cocco
  • (3 cuillères à soupe d’huile de coco)
  • 2 cucchiai da tavola di burro di karitè
  • (2 cuillères à soupe de beurre de karité)
  • 5 gocce di olio essenziale di lavanda (puoi sminuzzare anche dei fiori!)
  • (5 gouttes d’huile essentielle de lavande vraie, tu peux également utiliser les petites fleurs)
  • 5 gocce di vitamina E (ottima per la pelle, ha la proprietà di conservare oli e burri vegetali)
  • (5 gouttes de vitamine E qui est nourrissante pour la peau et conserve les beurres et huiles du rancissement)

Come sempre, munisciti di un cucchiaio in legno adibito alle ricette DIY e degli stampi da muffin per preparare questo burro speciale 🙂

Comincia col mettere a bagno maria la cera finché non si scioglie. Aggiungi in seguito il burro di karité, l’olio di cocco e quello di mandorle.

Lascia sciogliere tutto. Fatto? Dovrebbe essere un’operazione di qualche minuto.

Togli il preparato dal fuoco e aggiungi le gocce di lavanda e di vitamina E.

Mescola vigorosamente e versa negli stampi. Puoi lasciare a riposare il tutto per una notte in frigo.

Mets à bain marie la cire. Une fois fondue, rajoute les beurres et l’huile. Une fois fondu, hors du feu rajoute la vitamine E et les huiles essentielles. Verse ta préparation dans des moules à muffin et place-les au frais dans le frigo, pour que ça repose une nuit.

Per mantenere una consistenza gradevole, tieni il tuo muffin in un luogo fresco e asciutto. Prepara la tua pelle con questo burro corpo naturale al profumo di Provenza anche in vacanza, applicandolo la sera come rituale rilassante. Ora, anche nel mezzo della riunione budget di fine anno sentirai cantare le cicale come in provenza… tssss…tssss…tssss… le sento anche io!

Pour avoir toujours une consistance agréable, garde ton beurre au frais et loin du soleil. Maintenant, même en plein milieu de la réunion budget tu entendras chanter les cigales comme en Provence… tsss… tsss… tsss…

Importante:

non esporre la pelle al sole dopo l’applicazione di questo burro, non contiene agenti protettivi e ti farebbe friggere! Se sei ipersensibile, incinta o allattante, puoi sostituire l’olio essenziale con i fiori di lavanda, sminuzzandoli e inserendoli nel preparato. Più info qui

Attention : n’expose pas ta peau au soleil après l’application de ce beurre – il ne contient pas de protection et te ferait frire! Les huiles essentielles ne doivent pas être utilisées en cas de grossesse, allaitement ou hypersensibilité… pour cette recette, utilise les fleurs de la plante coupées finement uniquement.

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HappyGiugi @ 2019

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